Gli studi critici sulle Vite dei Cesari di Svetonio prodotti nell’ultimo decennio stanno sempre più chiaramente evidenziando il risvolto artistico e il valore letterario di quest’opera, riscattandola così dal giudizio spesso negativo che in passato risultava dai canonici confronti con autori quali Tacito e Plutarco. Uno studio sistematico di carattere narratologico, cui le Vite non sono state finora mai sottoposte, può a mio avviso contribuire ad apprezzare ancor meglio le strategie e le finalità della collezione biografica. Nel mio intervento mi propongo di illustrare alcune delle principali tecniche narrative impiegate da Svetonio: fra le altre, mi soffermerò in particolare sulle anticipazioni (prolessi) e sulle citazioni dirette inserite nel racconto.
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